“NQD-20” nasce dall’idea di creare un nuovo dispositivo elettronico, che sia minuscolo ma che contenga tutta la conoscenza mondiale, comprendendo tutte le culture e i millenni della storia umana.
Siamo in un momento storico in cui, grazie a internet e alla sua diffusione, crediamo di avere a portata di mano tutta la conoscenza e di poterla utilizzare a nostro piacimento e in qualsiasi momento. Il medium rete è diventato sinonimo di verità e attendibilità, anche nel momento in cui ci propina informazioni imprecise o totalmente errate. Nel nostro secolo la conoscenza sta diventando sempre più digitalizzata e archiviata su dispositivi di memoria elettronici, che stanno sostituendo i libri. In realtà questi dispositivi sono molto meno durevoli dei libri che invece si conservano per secoli, mentre la vita media di un buon hard disk si aggira sui 5-10 anni.
“NQD-20” nasce dall’idea di creare un nuovo dispositivo elettronico, che sia minuscolo ma che contenga tutta la conoscenza mondiale, comprendendo tutte le culture e i millenni della storia umana. Si sostituisce il peso fisico dei libri con quello elettronico dei terabyte e la materia della carta con la fredda plastica ABS utilizzata per la stampa 3D. Il paradosso di NQD-20, acronimo di New Quantic Device, sta proprio nel suo essere un dispositivo inedito e per questo privo di un lettore dedicato. Inoltre guarda al futuro con il suo essere un dispositivo dedicato ai computer quantici, tecnologia in forte sviluppo ma non ancora disponibile sul mercato.
Tutte le informazioni in esso contenuto sono inaccessibili eppure la sua natura elettronica lo mette in condizioni di estrema caducità temporale.
La conoscenza ha un valore inestimabile e per questo deve essere preservata con grande attenzione e cura e proposta per la sua ricchezza e importanza, ma tutto questo risulterà sempre inutile nel momento in cui la conoscenza non può essere accessibile.
Milena Galizzi, NQD-20, 2020